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Infortuni sul lavoro: quando è possibile ottenere un risarcimento

Un ambiente di lavoro sicuro dovrebbe essere la regola, non l’eccezione. Tuttavia, ogni giorno migliaia di lavoratori subiscono infortuni sul lavoro che compromettono la loro salute, la stabilità economica e la qualità della vita. Cadute, ustioni, lesioni da macchinari, esposizione a sostanze pericolose: gli incidenti possono avvenire nei contesti più diversi, dagli uffici ai cantieri. Quando si verifica un infortunio, è legittimo chiedersi: posso ottenere un risarcimento? Chi è responsabile?

Responsabilità del datore di lavoro e obblighi di sicurezza

La legge italiana impone al datore di lavoro l’obbligo di garantire condizioni di lavoro sicure e di prevenire i rischi per i dipendenti. Questo significa:

  • fornire dispositivi di protezione individuale (DPI)
  • assicurarsi che i macchinari siano sicuri e manutenuti
  • formare adeguatamente i lavoratori sui rischi e le procedure da seguire
  • adottare tutte le misure previste dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008)

Se il datore di lavoro non rispetta questi obblighi e l’infortunio è la diretta conseguenza di una negligenza, è possibile avviare un’azione per responsabilità civile o penale.

Quando spetta il risarcimento

Il primo sostegno per il lavoratore infortunato arriva dall’INAIL, che riconosce un’indennità per gli eventi traumatici legati all’attività lavorativa. Tuttavia, l’indennizzo INAIL non copre l’intero danno subito, soprattutto se l’infortunio ha causato un’invalidità permanente, un lungo periodo di inattività o una riduzione della capacità lavorativa.

In questi casi, il lavoratore può richiedere un risarcimento integrativo nei confronti del datore di lavoro, qualora venga dimostrata la sua colpa (anche solo parziale). Questo risarcimento può comprendere:

  • danno biologico, per le lesioni fisiche e psicologiche
  • danno morale, per la sofferenza e lo stress vissuto
  • danno patrimoniale, per la perdita di reddito e le spese mediche sostenute

Come dimostrare la responsabilità

Per ottenere un risarcimento, è necessario dimostrare che:

  1. l’infortunio è avvenuto durante l’attività lavorativa
  2. il datore di lavoro ha omesso cautele o violato norme di sicurezza
  3. il danno subito è una conseguenza diretta dell’evento

È quindi fondamentale raccogliere tutte le prove utili:

  • verbali di pronto soccorso o referti medici
  • documentazione fotografica del luogo dell’incidente
  • testimonianze di colleghi
  • eventuali segnalazioni precedenti di pericolo non gestito

Un’accurata consulenza legale e medico-legale è determinante per costruire un caso solido e dimostrare il nesso causale tra l’infortunio e le responsabilità dell’azienda.

Il ruolo dell’avvocato nelle vertenze per infortuni sul lavoro

Affrontare da soli un percorso legale contro un datore di lavoro o contro un'assicurazione può essere difficile. L’Avvocato Davide Cornalba, con lunga esperienza in materia di responsabilità civile e risarcitoria, offre assistenza personalizzata per tutelare i diritti del lavoratore infortunato.

Lo studio accompagna il cliente in ogni fase: dalla valutazione del caso alla gestione dei rapporti con la controparte, fino all’eventuale azione giudiziaria, con un approccio attento e orientato al risultato.

Un infortunio sul lavoro può cambiare radicalmente la vita di una persona, ma la legge è chiara: se vi è colpa o negligenza del datore di lavoro, il risarcimento è un diritto. Farlo valere è possibile, soprattutto se ci si affida a professionisti preparati e sensibili alla tutela del lavoratore. Se hai subito un infortunio, non aspettare: chiedi subito una consulenza e agisci per ottenere la giustizia che ti spetta.

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