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Il risarcimento del danno da perdita di capacità lavorativa: tutto ciò che devi sapere

Quando una persona subisce lesioni in seguito a un sinistro stradale o a un infortunio, non solo la salute e la qualità della vita possono essere compromesse, ma anche la capacità di lavorare e produrre reddito. In questo contesto, il risarcimento del danno da perdita di capacità lavorativa diventa un tema cruciale. Ma come funziona e quando è dovuto? Ecco una guida completa per comprendere meglio questo aspetto fondamentale del diritto.

La differenza tra capacità lavorativa generica e specifica

La capacità lavorativa non è un concetto univoco. Si divide infatti in due categorie principali: la capacità lavorativa generica e quella specifica. La capacità generica fa riferimento all’attitudine di una persona a svolgere qualunque professione compatibile con le sue condizioni fisiche e culturali. La capacità lavorativa specifica, invece, riguarda l’idoneità a continuare a esercitare la medesima attività lavorativa che la persona svolgeva prima del sinistro o una simile.

Nel caso di un danno che compromette la capacità lavorativa specifica, il risarcimento è dovuto quando il danneggiato non può più svolgere l’attività lavorativa che svolgeva prima dell’evento, né altre attività simili. Un esempio tipico è quello di un operaio che, a causa di una grave lesione a un arto, non può più compiere mansioni che richiedono sforzo fisico. La capacità lavorativa generica, invece, va risarcita quando una lesione impedisce alla persona di svolgere qualunque attività adeguata alle sue attitudini, indipendentemente dalla professione che svolgeva in precedenza.

Quando scatta il risarcimento per la perdita di capacità lavorativa

Non tutte le lesioni portano automaticamente alla perdita di capacità lavorativa. La perdita, infatti, va dimostrata dal danneggiato, che deve provare come la lesione abbia inciso sulla sua capacità di lavorare e, quindi, sui suoi guadagni futuri. In altre parole, il risarcimento per la perdita di capacità lavorativa non è automatico, ma richiede una prova specifica del pregiudizio economico subito e della sua correlazione diretta con l’evento lesivo.

È inoltre importante notare che le lesioni di lieve entità (le cosiddette "micro-permanenti") solitamente non hanno un impatto significativo sulla capacità lavorativa, a meno che il danneggiato non dimostri che, anche una menomazione di modesta entità, abbia compromesso le sue future possibilità di guadagno.

Il risarcimento della capacità lavorativa per chi non ha un lavoro

Anche chi non lavorava al momento dell’infortunio, come studenti o casalinghe, può ottenere un risarcimento per la perdita di capacità lavorativa. Questo perché il risarcimento non si basa necessariamente sull'attività lavorativa presente, ma anche sulla potenzialità futura di produrre reddito. La giurisprudenza ritiene che, in questi casi, il danno da incapacità lavorativa debba essere valutato in base al lavoro che la vittima avrebbe potuto svolgere in futuro, tenendo conto di fattori come le capacità, gli studi e le prospettive di mercato.

Come si calcola il risarcimento per la perdita di capacità lavorativa

Il risarcimento per la perdita di capacità lavorativa deve tendere al ripristino dello status quo ante, ovvero alla condizione economica in cui si trovava il danneggiato prima del sinistro. Per calcolarlo, il giudice moltiplica il reddito che la vittima avrebbe guadagnato in futuro per dei coefficienti di capitalizzazione, che permettono di quantificare il danno economico complessivo.

Per chi al momento del sinistro non svolgeva alcuna attività produttiva, come disoccupati o casalinghe, il risarcimento viene solitamente calcolato sulla base del triplo della pensione sociale. In alternativa, si procede con una valutazione presuntiva, stimando quale lavoro la vittima avrebbe potuto svolgere in base al suo percorso formativo e alle sue capacità.

Il risarcimento del danno da perdita di capacità lavorativa è un tema complesso e delicato, che richiede una valutazione accurata e una prova specifica del pregiudizio subito. Per tutelare al meglio i propri diritti, è fondamentale rivolgersi a un avvocato esperto in responsabilità civile, come l'Avvocato Cornalba, che saprà guidarti attraverso le diverse fasi del processo, assicurando che ogni aspetto venga preso in considerazione per ottenere il risarcimento che ti spetta.

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