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Errore chirurgico e ritardata diagnosi: difendersi e ottenere giustizia

Affidarsi a un medico per un intervento chirurgico o una diagnosi significa riporre fiducia nella sua competenza e professionalità. Tuttavia, errori medici possono verificarsi, con conseguenze gravi sulla salute e sulla qualità della vita del paziente. Tra i più comuni e pericolosi vi sono gli errori chirurgici e le diagnosi tardive, che possono compromettere le possibilità di guarigione e causare danni irreparabili. In questi casi, è fondamentale conoscere i propri diritti e sapere come agire per ottenere giustizia e il giusto risarcimento.

Quando si configura un errore chirurgico

Un errore chirurgico si verifica quando il medico, per negligenza, imperizia o imprudenza, compie un’azione errata durante un intervento. Non tutti gli esiti negativi di un’operazione costituiscono automaticamente un errore medico: affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario dimostrare che il danno subito dal paziente era evitabile con una condotta più attenta e conforme agli standard medici.

Esempi di errori chirurgici includono:

  • Operazioni sulla parte sbagliata del corpo
  • Lesioni accidentali a organi o nervi non coinvolti nell’intervento
  • Strumenti chirurgici dimenticati nel corpo del paziente
  • Errori nella somministrazione dell’anestesia

Questi errori possono avere ripercussioni gravissime sulla salute del paziente, causando infezioni, disabilità permanenti o, nei casi più estremi, la morte.

Diagnosi tardiva: un errore che può costare caro

Una diagnosi ritardata si verifica quando un medico non individua tempestivamente una patologia, compromettendo le possibilità di cura del paziente. Questo problema è particolarmente grave nei casi di malattie oncologiche, patologie cardiache e infezioni gravi, dove un intervento tempestivo è fondamentale per salvare la vita del paziente o per limitare i danni.

Le principali cause di una diagnosi tardiva sono:

  • Sottovalutazione dei sintomi e mancato approfondimento clinico
  • Errori nell’interpretazione di esami diagnostici
  • Mancata prescrizione di test necessari per accertare la patologia

Quando una diagnosi tardiva porta a un aggravamento della malattia o a una riduzione delle possibilità di cura, si può configurare una responsabilità medica e il paziente ha diritto a un risarcimento.

Come dimostrare la responsabilità medica

Per ottenere giustizia in caso di errore chirurgico o ritardata diagnosi, è necessario dimostrare che il danno subito è una conseguenza diretta della negligenza del medico o della struttura sanitaria. A tal fine, è fondamentale raccogliere prove concrete, tra cui:

  • Cartella clinica completa, per verificare la correttezza dei trattamenti ricevuti
  • Referti medici e esami diagnostici, per dimostrare eventuali errori o ritardi nelle cure
  • Consulenza medico-legale, per accertare il nesso causale tra l’errore e il danno subito

 

Un avvocato esperto in responsabilità medica può aiutare a valutare la fondatezza della richiesta di risarcimento e a raccogliere tutte le prove necessarie per dimostrare l’errore medico.

Ottenere il giusto risarcimento

Se l’errore medico è dimostrato, il paziente ha diritto a un risarcimento che può coprire:

  • Danno biologico, per il peggioramento delle condizioni di salute
  • Danno morale, per la sofferenza psicologica subita
  • Danno patrimoniale, per le spese mediche, la perdita di guadagno e i costi di assistenza futura

Il risarcimento può essere ottenuto tramite un accordo stragiudiziale, evitando il ricorso ai tribunali, oppure attraverso una causa legale, in caso di mancato accordo con la struttura sanitaria.

Affrontare le conseguenze di un errore medico può essere un percorso difficile, ma è importante sapere che la legge tutela i pazienti vittime di malasanità. Ogni caso deve essere analizzato con attenzione per individuare la strategia legale più efficace. Se sospetti di essere stato vittima di un errore chirurgico o di una diagnosi tardiva, affidati a un avvocato specializzato per tutelare i tuoi diritti e ottenere il risarcimento che ti spetta.

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