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Danno biologico incidenti stradali: come si calcola

Quando si parla di danno biologico, si intende la lesione, permanente o temporanea, dell’integrità psichica o fisica di una persona, un bene garantito dalla nostra Costituzione. 

Il danno biologico è una tipologia di danno non patrimoniale che consegue a una lesione fisica o psichica, la quale può compromettere, in modo temporaneo o permanente, le attività vitali di una persona.

Definizione di danno biologico

Il danno biologico rappresenta una lesione che non si traduce direttamente in una perdita economica, ma che incide profondamente sulla qualità della vita dell'individuo. Il danno biologico comprende, inoltra al suo interno, la componente del c.d. danno esistenziale, inteso come sofferenza interore patita dal soggetto in conseguenza della lesione principale. Danno biologico e danno esistenziale sono due distinte locuzioni meramente descrittive dell'unica categoria di danno, ovvero del danno non patrimoniale, da identificarsi nel danno determinato dalla lesione di ineteressi inerente la persona non connotati da rilevanza economica, come affermato più volte della Suprema Corte di Cassazione.

I casi più comuni di danno biologico

I casi in cui si riconosce comunemente l'esistenza di un danno biologico includono:

  • Modifica dell’aspetto estetico di un individuo.
  • Riduzione delle capacità psico-fisiche, intesa come lesione che determina una riduzione nella perdita di una determinata capacità del soggetto nella quotidianità;
  • Perdita di chance lavorative o riduzione della capacità lavorativa.

Gli elementi costitutivi del danno biologico

Per provare la sussistenza di un danno biologico, devono essere presenti tre elementi fondamentali:

  1. Lesione psichica o fisica: Deve essere dimostrata la presenza di una lesione.
  2. Nesso causale: Deve esserci una chiara relazione causale tra la lesione e l'evento che l'ha determinata;
  3. Compatibilità: delle lesioni di cui si chiede il risarcimento con l'evento che le ha determinate.

In caso di incidenza della lesione sulle attività quotidiane del soggetto, si parla di personalizzazione del danno biologico.

Risarcimento del danno biologico: tutti i parametri

La liquidazione del danno biologico avviene tramite specifiche tabelle di riferimento che confrontano due parametri principali:

  • Entità della lesione, che si traduce in una percentuale di invalidità
  • Età del danneggiato.

Invalidità temporanea

L’invalidità temporanea si calcola in base ai giorni necessari per la guarigione e il ritorno alle attività normali. È stato stabilito che il risarcimento dell'invalidità temporanea e l'eventuale retribuzione percepita durante tale periodo sono due voci differenti che non si intersecano fra loro

Invalidità permanente

L'invalidità permanente viene valutata in base all'età del danneggiato e al grado di gravità della lesione, espressa in punti percentuali. Questa invalidità non riguarda solo danni fisici, ma anche psichici, come il dolore patito nel caso di decesso di una persona e l'impatto psicologico sui familiari.

Entità della lesione

Le lesioni vengono classificate in:

  • Micropermanenti: lesioni lievi, con un’invalidità compresa tra lo 0 e il 9%.
  • Macropermanenti: lesioni gravi, con un’invalidità superiore al 9%.

Tipologie di danno biologico e calcolo del risarcimento

  • Incidenti stradali

In caso di sinistri stradali, il danno biologico si verifica quando una lesione compromette l'integrità psicofisica dell’individuo. Il colpo di frusta è una delle lesioni più comuni in questi casi. Il risarcimento viene calcolato secondo il Codice delle Assicurazioni Private, che distingue tra lesioni di lieve entità (inferiori o pari al 9%) e lesioni più gravi.

  • Responsabilità medica

Il danno biologico può derivare anche da responsabilità medica, rientrando così nel campo della malasanità. In questi casi, i parametri di calcolo del risarcimento sono simili a quelli degli incidenti stradali.

  • Danno biologico INAIL o di origine lavorativa

L'INAIL indennizza il danno biologico e la diminuzione delle capacità lavorative in caso di malattia professionale riconosciuta. Se il danno è inferiore al 6%, il risarcimento è interamente a carico del datore di lavoro; tra il 6% e il 15%, l’INAIL indennizza il danno biologico, mentre il datore di lavoro risarcisce le altre componenti; dal 16% in poi, la vittima ha diritto alla rendita INAIL, che copre sia il danno biologico che quello patrimoniale.

  • Trasmissibilità del diritto al risarcimento

Il diritto al risarcimento del danno biologico può essere trasmesso iure hereditatis. I familiari possono richiedere il risarcimento per i danni percepiti personalmente a causa del decesso o dell'infermità del congiunto, nonché per le somme maturate e non riscosse dal defunto.

  • Prova del danno biologico

La prova del danno biologico deve essere fornita tramite idonea certificazione medica che attesti la gravità del danno, nonché l'eventuale impatto  negativo sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali del danneggiato. Solo dopo questa dimostrazione è possibile determinare il risarcimento.

  • Criteri di liquidazione del danno biologico

La legge stabilisce criteri certi sia per le liquidazioni delle lesioni micropermanenti (inferiori al 9% di invalidità) che per le lesioni macropermanenti (superiori al 9%). Per le macrolesioni (superiori al 9%), si utilizzano le tabelle elaborate dal Tribunale di Milano, valide in tutta Italia. Queste tabelle aiutano a stabilire il valore del danno attraverso la rideterminazione del quantum delle singole lesioni in base alle specifiche caratteristiche del danneggiato. La liquidazione prevede l'applicazione di criteri di valutazione equitativa, rimessi eventualmente anche alla discrezionalità del giudice.

Il calcolo del danno biologico è un processo complesso che richiede una valutazione attenta di numerosi fattori, inclusi la natura della lesione, l’età e l'impatto sulla vita quotidiana del danneggiato. Se siete vittime di un danno biologico, è fondamentale rivolgersi a professionisti esperti come l’avvocato Cornalba specializzato in risarcimento danni per garantire che i vostri diritti vengano pienamente tutelati.

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