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Come si calcola un risarcimento per malasanità: tutte le informazioni utili

Tra le domande più frequenti in ambito risarcitorio, vi è: in che modo si calcola il risarcimento per malasanità o da sinistro stradale?

Ed anche cosa sono le tabelle del Tribunale?

In materia risarcitoria dei danni derivanti da lesione all'integrità psico-fisica o da perdita / grave lesione del rapporto parentale si seguono, per espressa indicazione della Suprema Corte di Cassazione, le tabelle del Tribunale di Milano, ovvero le tabelle elaborate dall'Osservatorio sulla Giustizia Civile, la cui versione più aggiornata è del marzo 2018.

Tali tabelle presuppongono una lesione permanente dell'integrità psico-fisica della persona ovvero quel c.d. danno biologico che è accertabile in sede medico-legale e che viene espresso in termini percentuali, che – ovviamente - nelle tabelle sono parametrati all'età del soggetto. Questo danno va oltre il semplice danno fisico.

 

La logica dietro i calcoli delle tabelle del Tribunale

 

Il criterio è che una data percentuale di danno comporti un risarcimento maggiore in modo inversamente proporzionale all'età del lesionato: infatti, ad esempio, un danno del 25% in un soggetto di 20 anni implica un risarcimento più elevato che il medesimo danno percentuale in una persona di 80 anni. Ciò perchè il soggetto più giovane dovrà convivere per un lasso di tempo molto maggiore con l'invalidità stessa.

 

L'Avvocato Davide Cornalba si occupa delle tabelle relative alle c.d. lesioni macropermanenti cioè di danni percentuali dal 10% in avanti. Le lesioni micropermanenti invece fanno riferimento a danni percentuali inferiori al 10%. Tali tabelle risultano divise dunque per fasce d'età oltre che percentuale di invalidità con espressa indicazione del punto di invalidità biologico 2008 rivalutato al 2018.

 

Pertanto quando il danneggiato ha delle lesioni fisiche ormai stabilizzate, cioè quando ha concluso il proprio percorso di cura ed il proprio medico curante, lo giudica guarito, ma con residui postumi permanenti, il danneggiato dovrà sottoporsi ad una visita medico-legale che accerti:

  •  la compatibilità con l'evento illecito e l'entità di tali lesioni permanenti esprimendole in modo percentuale
  •  il periodo di invalidità temporanea totale e/ o parziale ovvero i giorni in cui il lesionato è stato degente in ospedale o comunque non in grado di attendere agli aspetti quotidiani della propria vita. Sarà la valutazione del medico-legale ad indicare quanti giorni ed in quale percentuale giornaliera, sulla scorta della documentazione medica presentata dal lesionato.

 

Il calcolo del danno biologico per i danni subiti

 

A questo punto avendo l'età del danneggiato e la percentuale di danno biologico sarà passibile consultare le tabelle ed ottenere la principale voce di risarcimento, ovvero quella del danno biologico permanente, o invalidità permanente.

 

A ciò si può aggiungere l'aumento personalizzato massimo, la c.d personalizzazione del danno, che ha di fatto sostituito quello che in passato era il danno morale, è la percentuale massima di cui può essere aumentato il danno biologico, ma solo se sussistono prove effettive di una situazione particolarmente afflittiva per il lesionato.
Sono ancora una volta le tabelle ad indicare la percentuale di personalizzazione in relazione al punto di invalidità . Ad esempio nella fascia d'età 41-50 anni un danno biologico del 20% può avere un aumento personalizzato massimo del 39% mentre un danno biologico del 50% potrà avere un aumento personalizzato massimo del 25%.

 

Le tabelle indicano poi la somma giornaliera risarcibile per i giorni di ITT o ITP suddetti e pure indicati in numero e percentuale dal medico-legale. Il valore monetario di liquidazione del danno non patrimoniale per un giorno di inabilità assoluta è sancito dalle tabelle in € 98 che può subire un aumento personalizzato, ma solo in presenza di specifiche e provate peculiarità, fino ad un massimo del 50%.

 

Precisazioni: il pressupposto giuridico al fatto

 

Giova però ricordare che se questi sono i criteri per quantificare il risarcimento del danno, l'imprescindibile presupposto giuridico e fattuale è che sussista il diritto al risarcimento e quindi che la lesione all'integrità psicofisica sia derivata dal fatto illecito, anche semplicemente colposo, di qualcuno ex art. 2043 e ss. c.c.

Così ad esempio la responsabilità medica che sussiste a fronte di un comprovato errore medico, ovvero di una colpa del medico e quindi della struttura sanitaria, e che può essersi verificato sotto forma di mancata o ritardata diagnosi, di errore medico, di errore chirurgico, di infezione nosocomiale contratta durante la degenza ospedaliera e magari non tempestivamente riconosciuta né trattata. Se ne ricorrono i presupposti, accertati anche i sede medico legale è possibile chiedere ed ottenere un risarcimento per malasanità.

 

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